27 Gennaio: Giornata della
Memoria.
Capire perché questa giornata è importante è un nostro dovere, come
studenti e come adulti di un domani migliore!
So che vi starete chiedendo cosa c’entra questa immagine con il tema principale del
mio articolo: la Giornata della Memoria. Ebbene questa è l’immagine dell’ingresso del
Memoriale della Shoah a Milano, vicino alla Stazione Centrale, ed è proprio da qui che
inizia il nostro viaggio nel tempo:
● 17 Novembre 1938: è l’anno in cui in Italia entrano in vigore le leggi razziali
fasciste, volute da Benito Mussolini, il “capo” dei fascisti in Italia. Queste leggi
furono dei provvedimenti voluti da Mussolini contro le persone ebree.
● Dicembre 1943 e Gennaio 1945: in questo periodo le persone ebree italiane
furono deportate (in ventitré vagoni) dal "Binario 21” della stazione Centrale di
Milano ed erano diretti verso i campi di concentramento di Auschwitz-Birkenau -
Mauthausen -Bergen-Belsen - Ravensbrück - Flossenbürg - Fossili - Bolzano. I
deportati erano principalmente ebrei, prigionieri politici, partigiani (un
combattente armato ma non appartenente a un esercito), lavoratori e persone
che non accettavano il nuovo regime.
● 27 Gennaio 1945: questo è il giorno della liberazione dei campi di sterminio, e
proprio in questo giorno le truppe dell’Armata Rossa (nome dato alle truppe
dell'esercito russo) liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
● 27 Gennaio 2013: in quest’anno venne fondato il Memoriale della Shoah a
Milano. Questo progetto fu sostenuto dalla Fondazione Memoriale Shoah e fu
presieduto da Ferruccio de Bortoli ( giornalista italiano). Da dieci anni questo
Memoriale ci ricorda l’orrore della deportazione delle persone ebree nei campi di
concentramento.
Ormai il nostro viaggio nel tempo si è concluso, ma ci ha ricordato un grandissimo
errore: la deportazione di persone innocenti. Ma ora entriamo nel Memoriale della
Shoah di Milano:
Questa è una delle targhe a pavimento con scritta la destinazione del treno, all’interno
del Memoriale.
Ecco un’altra targa con scritta la destinazione del treno.
Quest’immagine rappresenta la senatrice a vita Liliana Segre davanti al muro con scritta
la parola da lei voluta: “Indifferenza”
Ora, so che vi starete chiedendo chi è la senatrice a vita Liliana Segre, ed è proprio per
questo che vi spiego io chi è e che carica ricopre. Ma so che vi starete anche chiedendo
cosa c’entra quel muro così imponente con “incisa” la parola “Indifferenza”
Chi è Liliana Segre?
Liliana Segre nasce a Milano il 10 settembre 1930 da una famiglia di origine ebraica,
purtroppo la madre morì dopo un anno dalla sua nascita. Liliana, purtroppo, era consapevole
delle leggi razziali e nel 1938 venne espulsa da scuola. Nel settembre del 1943 provó, con suo
padre, a rifugiarsi a Lugano in Svizzera, ma fu respinta dalle autorità svizzere. Il 30 gennaio
1944, dal Binario 21 fu portata nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Durante
la selezione per entrare nei campi di concentramento, ricevette il numero 75190, che le
venne tatuato sull’avambraccio sinistro. Venne liberata l’1 maggio 1945,dal campo di
Malchow. Il 19 gennaio 2018 fu nominata senatrice a vita dal Presidente della
Repubblica Sergio Mattarella.
Ecco la senatrice Segre, ma la potete vedere anche nella foto
al Memoriale Della Shoah, a Milano.
La carica di senatrice a vita.
La carica di senatrice a vita è un’alta carica dello stato e di
solito viene conferita dal Presidente della Repubblica, in
questo caso Sergio Mattarella. Questo “nome” lo prende un
membro permanente del Senato.
Il muro con la parola “Indifferenza”.
Questo muro ci ricorda che è stata l’indifferenza ha consentire la Shoah, secondo
Liliana Segre. “Ricordare significa rompere l'indifferenza: la memoria è necessaria
perché gli orrori del passato non debbano più riaffacciarsi in una società civile - ciò che i
Nazisti vollero nascondere, noi lo apriamo a tutti”. (Giuliano Pisapia,sindaco di Milano)
Spero che con questo articolo abbiate capito l'importanza di questa giornata
speciale e anche perché sia importante ricordare ciò che è successo in passato.
Anna Villa
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